Sintesi
La cappella, dedicata al SS. Rosario, si trova nella chiesa di Santa Cita, sulla sinistra del presbiterio, la quale era destinata ad accogliere le sepolture dei confrati. Essa è interamente rivestita di marmi mischi e tramischi, che insieme alla decorazione dell’abside del Gesù a Casa Professa e a quella della Concezione al Capo, rappresenta uno dei massimi esempi di addobbo marmoreo raggiunto a Palermo nel XVIII secolo. Tale decorazione marmorea, iniziata negli anni Quaranta del Seicento per sostituire un precedente apparato in stucco, fu completata tra il 1696 e il 1722 da Gioacchino Vitagliano (Palermo, 1669-1739). Vitagliano, mastro marmoraro, inserì i dieci teatrini marmorei raffiguranti i Misteri Gaudiosi e Dolorosi realizzati su disegni di Giacomo Serpotta. La volta della cappella fu affrescata nel 1692 da Pietro Dell’Aquila (1640 - 1692) con i cinque Misteri Gloriosi. Sulla parete di fondo, entro una riquadratura architettonica, si trova la tela con la Vergine del Rosario da ricondurre agli inizi del XVIII secolo. Il pavimento è interamente rivestito da lapidi sepolcrali in marmo mischio.
- S. Piazza, "I marmi mischi delle chiese di Palermo", Palermo 1992, pp. 68-70.
- G. Antista, "Il libeccio antico. Un marmo del Barocco siciliano", in "Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo", 9, pp. 51-66, 2009.