Possiamo per tanto considerare acquisiti alcuni concetti fondamentali, che vedono il tema collocarsi a pieno diritto all’interno del progetto di restauro e delle strategie di uso consapevole e di valorizzazione.
L’evoluzione è evidente anche nelle modifiche introdotte nel 2008 al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Decreto 42/04), che, nella definizione di “valorizzazione” (art. 6), include anche gli interventi volti “ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura”.
Il gruppo di lavoro, fortemente caratterizzato dalla presenza di docenti di restauro dei monumenti e di tecnologi del recupero, che da anni svolgono numerose tesi di laurea sull’argomento, a partire dall’applicazione delle Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale, (MIBACT 2008) e specifiche ricerche scientifiche, viene valorizzato dalle concrete connessioni con ricercatori afferenti al CNR-ICAR e colleghi del Dipartimento di Elettronica che sviluppano le necessarie competenze in tema di KETS tecnologico-informatiche per il conseguimento di una vision innovative di esse applicate alla valorizzazione dei beni culturali.
Il progetto è originale perché intende proporre una metodologia di lavoro applicata all’accessibilità integrata tra aree urbane e monumenti.
Il Dipartimento di Architettura assicura nella sua composizione una specifica coerenza con il tema del progetto.